Poesia della terra per celebrare la condivisione e l’amore per la vita: i vini Musita sono un viaggio in versi, che, passo passo, rivelano la storia di un luogo, dove il sacro e il profano trovano insieme armonia in scenari e scorci unici. Da lontano sovrastano colonne antiche, un imponente castello troneggia sulla sommità della collina, vicoli preziosi dischiudono edifici religiosi, d’improvviso si rincontrano tradizioni dimenticate: la bellezza è della terra. Vini Musita come emozione, déjà vu, rimembranza di un territorio: guardare dall’alto di un bicchiere per scoprirne splendore, colori, contrasti. Sentire il profumo di frutta, fiori, spezie, dialogare con l’espressività del sapore. I filari delle vigne si intrecciano ai racconti e alle culture dei popoli del passato, alle leggende che affascinano, alla mano di Garibaldi che issa il tricolore per proclamare Salemi “capitale d’Italia”.

FAMIGLIA
Due sorelle, Giuseppina e Maria, e due fratelli, Gaetano e Domenico, scrivono una storia che appassiona figli e nipoti, nel mettere in pratica gli insegnamenti del nonno Giuseppe, per il quale rispettare la natura e i suoi tempi, significa preservare le tradizioni e la genuinità dei veri valori della vita: i nostri vini sono un omaggio alla convivialità autentica, quella che si percepisce quando si è riuniti attorno a una tipica tavola siciliana: amore, buon cibo, sorrisi, dialoghi, serenità.

CULTURA
Nella provincia di Trapani, in Sicilia, Salemi è un territorio dal fascino antico, che rivela storie e culture dei popoli, che lo rendono unico: scenario delle guerre tra Selinunte e Segesta, restano oggi le tracce delle dominazioni, che si sono succedute. Il 14 maggio del 1860 Salemi viene proclamata “capitale d’Italia”. Nel 1968 viene colpita dal terremoto: nonostante gli innumerevoli danni, non sono mai venuti meno nei suoi abitanti il coraggio e la forza nel credere nel futuro.

QUALITÀ
La cantina, da sempre all’avanguardia nel rispetto della natura e dell’ambiente, opera una viticoltura ecosostenibile: ogni vigneto viene coltivato tenendo conto della composizione specifica del terreno, della stagione e delle metodologie naturali più indicate. La valorizzazione della biodiversità dei vitigni storici consente il mantenimento dei valori organolettici nel prodotto finale.