Il processo di vinificazione viene seguito in maniera attenta e scrupolosa dagli enologi Carmela Ardagna, Filippo Di Giovanna e Mattia Filippi.
Il team applica le migliori tecniche di vinificazione, da quelle tradizionali a quelle più sperimentali.
Di anno in anno, Musita affina le tecniche e i procedimenti, comparando condizioni climatiche, stato delle piante, concentrazioni chimiche nel terreno e nei grappoli con quelle rilevate negli anni precedenti. In questo modo l’esperienza migliora progressivamente ottenendo il massimo della qualità da ogni uva.
Il processo ha inizio in vigna con la selezione dell’uva migliore, sulla base degli standard stabiliti dal protocollo di qualità di Musita, applicato a tutta la filiera di produzione.

In cantina, i grappoli sono sottoposti a un’ulteriore selezione sul tavolo vibrante prima dell’operazione della pigia-diraspatura e pressatura. Quest’ultima è praticata in modo “soffice”, utilizzando la tecnica migliore, per preservare l’integrità della buccia e permettere così un’estrazione selettiva di tutte le sue componenti nella successiva fase di macerazione.
Le fermentazioni avvengono in vasche d’acciaio poste all’interno dello stabile, automatizzate e tutte con controllo della temperatura, secondo le moderne necessità enologiche.
Concluse le fermentazioni, i vini dell’annata, principalmente i rossi, subiscono un lungo e prezioso affinamento, in parte in vasche di cemento armato e in parte in barriques di rovere francese. Le diverse partite sono quindi assemblate e definite secondo le esigenze enologiche. Segue l’imbottigliamento in atmosfera protetta e l’affinamento finale in bottiglia.